“L’accordo raggiunto da USA e UE è molto importante e strategico sia dal punto di vista ambientale che da quello della competitività e dell’occupazione, ma la UE deve essere coerente e sospendere subito le sue assurde tariffe sull’alluminio grezzo che penalizzano fortemente la sua filiera” così FACE, la Federazione Europea che rappresenta i consumatori di alluminio, ha commentato l’accordo tra l’America e l’Europa raggiunto in merito alla sospensione dei dazi tra i due Paesi su materie prime come l’alluminio e l’avvio di una interlocuzione per un accordo globale che abbia al centro la sostenibilità.
“Incentivare il consumo di alluminio verde è sacrosanto: definire una soglia di contenuto di CO2 e regole di trasparenza, penalizzando i prodotti ad alto tenore di carbonio e i prodotti verdi sleali, quelli fatti all’estero con aiuti statali e altre pratiche distorsive, deve essere un tema caposaldo delle future relazioni transatlantiche. In questo contesto, l’Unione Europea deve accelerare la risoluzione di un altro grande problema per l’Europa, quello relativo ai dazi 3-6% sull’alluminio grezzo, mantenuti mentre siamo dipendenti al 75% delle importazioni, una situazione senza logica economica e dannosa per l’industria” ha aggiunto Mario Conserva, Segretario Generale di FACE.
“Così facendo, sarà protetta la competitività del tessuto industriale europeo dell’alluminio, essenzialmente fatto di piccole e medie aziende, e verrà incentivato il commercio di alluminio verde, limitando l’accesso ai nostri mercati di alluminio ad alta impronta di carbonio da paesi come la Cina o l’India. Pertanto, sarà nostro compito aumentare la resilienza ed il dinamismo innovativo dei player europei, in modo che la Green economy possa garantire condizioni di parità e di prosperità responsabile” ha concluso Conserva.
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