Intervista di Mario Conserva, Segretario Generale FACE, su RAI GR Parlamento (Radio)

Mario Conserva, Segretario Generale FACE, la Federazione dei Consumatori di Alluminio in Europa.

FACE rappresenta gli interessi del downstream europeo dell’alluminio, composto da aziende di trasformazione e di lavorazioni ed utilizzo finali, in larghissima parte PMI, che oggi occupano oltre 200.000 addetti con un fatturato complessivo superiore a 70 miliardi di euro.

 

 

1- L’industria italiana dell’alluminio ha subito danni rilevanti a causa dell’emergenza COVID-19. Qual è lo scenario post-COVID-19 per il settore? Ritiene che le misure messe in campo dal Governo siano state sufficienti ad affrontare la fase di emergenza?

 

1-MC- L’industria metallurgica in genere non è stata ritenuta strategica quindi anche le imprese di produzione, prime e seconde lavorazioni  alluminio ed uso finale  hanno subito il lockdown che ha comportato il fermo produttivo per la grande maggioranza delle aziende del comparto.  Ciò ha comportato perdite produttive in particolare nei mesi di marzo ed aprile 2020, naturalmente il quadro è molto complesso e differenziato, le fonderie getti ad esempio, molto legate all’automotive, hanno subito conseguenze molto più pesanti delle imprese nel campo della laminazione con mix produttivo legato all’imballaggio ed al farmaceutico. Oggi tutti i segmenti sono ripartiti, si pensa ad un nuovo futuro probabilmente  diverso perché il Covid ha portato  a sostanziali revisioni nell’economia e nell’industria; per le aziende  che operano nel campo dell’alluminio c’è comunque la certezza in prospettiva della crescita continua globale, la filiera del metallo leggero è in crescita da quasi 150 anni   oggi al mondo si utilizzano ad esempio 100 milioni di tonnellate di alluminio e sue leghe, tra trent’anni saranno comunque diventati 150 milioni di tonnellate, quindi  la grave emergenza Covid 19 è una crisi più o meno eccezionale che verrà riassorbita.Riguardo alle misure straordinarie messe in atto dal governo italiano, è bene considerare che  l’Italia è stata sfortunatamente tra i primi paesi ad essere colpiti dal virus,non c’erano punti di riferimento e credo che in una situazione così difficile e mai sperimentata prima, sia stato fatto il massimo di quello che era possibile fare   

 

2- All’interno di “Next Generation EU”, il piano economico di ripresa dalla crisi COVID-19 che i leader europei stanno discutendo proprio in queste ore, una parte consistente dovrebbe comprendere le politiche del “Green Deal” lanciato dalla nuova Commissione, e appoggiato anche dal Governo italiano, per sostenere strategie di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico, la riduzione dell’inquinamento e la promozione di forme di economia circolare. Ritiene che questo progetto ambizioso di “rinascimento industriale” possa avere un impatto positivo sulla nostra industria, in particolare sul settore dell’alluminio?

 

2- MC- l’UE manterrà il Green Deal come motore della sua strategia di potere come leader mondiale nell’innovazione, nell’economia, nell’attenzione al sociale ed al buon governo globale ed in questo contesto  considera la transizione a basse emissioni di carbonio un fattore principale per la leadership tecnologica e per la creazione  posti di lavoro e crescita nel prossimo futuro. Il mondo sta passando a un paradigma a basse emissioni di carbonio e nella maggior parte delle società ora i giovani, che sono o diventeranno presto, elettori, stanno esercitando una forte  pressione politica per un percorso  di sostenibilità più ambizioso e virtuoso (clima, ambiente, biodiversità). In questo quadro la domanda di alluminio, come dicevo prima,  crescerà molto e questa domanda potrà preferenzialmente puntare su  alluminio a basse emissioni di carbonio in un approccio sempre più convinto  alla riduzione delle emissioni e degli inquinanti.

 

3- Per quali ragioni ritiene che l’alluminio possa diventare il materiale strategico per guidare una ripresa “green” dell’economia, basata su un nuovo modello di sostenibilità industriale, decarbonizzazione ed economia circolare?

 

3-MC- Con la sua leggerezza, completa riciclabilità, straordinaria combinazione di caratteristiche meccaniche, tecnologiche,  di durabilità e resistenza agli agenti aggressivi, l’alluminio è il materiale ideale per accompagnare ed accelerare la transizione ad una economia realmente verde  che è un pilastro indiscusso per la sopravvivenza del pianeta. L’alluminio e le sue innumerevoli leghe  sono  i materiali ideali per realizzare i mezzi di trasporto di ogni tipo, le costruzioni, componenti meccanici, gli imballaggi, i mobili, gli elettrodomestici, oggetti di design, trasmissione di energia, ed innanzitutto è indefinitamente riciclabile, con tassi di recupero in alcuni segmenti come i mezzi di trasporto, le costruzioni e l’imballaggio,   tra 75  e 90% . Vorrei ricordare a conclusione di questo breve  scambio di idee, che Alluminio e Green Deal saranno tra i temi portanti della Esposizione internazionale METEF 2021 a Fiera Bologna dal 25 al 27 Marzo 2021, la prima manifestazione fieristica nata nel 1997 e dedicata espressamente all’alluminio ed ai metalli tecnologici; giunta alla sua dodicesima edizione, METEFE 2021 si  si terrà l’anno prossimo a Bologna, in parallelo a MECSPE, grande rassegna dell’industria manufatturiera, e  sarà l’occasione del grande rilancio del metallo leggero in chiave di tecnologie avanzate e di sostenibilità  sociale ed ambientale.

 

BRESCIA 20 Luglio 2020


 

 

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